La sala appartiene a un edificio costruito nel 1774 come ampliamento di un preesistente corpo di fabbrica cinquecentesco di proprietà della famiglia Miniscalchi. Giunta alla Fondazione gravemente danneggiata, la stanza si presentava con le pareti e la volta dipinte con una tempera di colore verde. Molto probabilmente la scelta di questo colore trova giustificazione nel fatto che la sua ultima destinazione d’uso nell’ambito della residenza della famiglia Miniscalchi-Erizzo, fu a sala da gioco.
Nel corso dei lavori di restauro avviati nel 1981 fu riportata alla luce, recuperata e restaurate secondo la tecnica antica, l’originaria pittura a cera fusa di colore rosso pompeiano, presente nelle specchiature delle pareti e tra gli stucchi sopra le luci delle porte.
Completano la decorazione della sala, una pittura di soggetto mitologico presente al centro della volta e un caminetto con specchiera incorniciata da stucchi.