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Bronzi

La collezione di bronzetti rinascimentali presenta una straordinaria selezione di autori - perlopiù riconducibili alla scuola padovana - e di soggetti.

Si segnalano il Mosè di Jacopo Sansovino, derivato dalla celebre scultura marmorea di Michelangelo e conservata nella chiesa di S. Pietro in Vincoli a Roma; l'anfora con manico a forma di grifo, attribuita ad Andrea Briosco detto il Riccio; il gruppo di Venere e Amore, attribuito a Tiziano Aspetti.

Esemplare unico è il busto-autoritratto di Giulio della Torre, illustre patrizio veronese allievo per diletto del Riccio a Padova, noto per la sua attività di medaglista. Si tratta della sola opera a tutto tondo realizzata da Della Torre. A confermare l'attribuzione è la presenza sul retro della scultura delle seguenti lettere latine: IVL.TVR.I.V.D.S.F  da leggersi Iul(ius) Tur(rianus) i(uris) u(triusque) d(octor) s(e) f(ecit).