Sala del Procuratore Erizzo
Realizzata nel tardo Ottocento, la sala serviva da raccordo tra l’antico edificio quattrocentesco e il nuovo Palazzo di famiglia. Originariamente destinata a giardino d’inverno fu trasformata in sala da pranzo a seguito dei lavori, eseguiti su progetto dell’architetto Ettore Fagiuoli, resisi necessari a seguito dei danni riportati la notte del 5 aprile del 1945, quando fu lesionata dalla caduta di spezzoni incendiari.
Le quattro vetrine a muro conservano parte del servizio da tavola di porcellana, opera della manifattura parigina Darte aîné (1805-1823), decorato con uccelli, frutta e farfalle.
Secondo la tradizione familiare, il servizio sarebbe stato donato da Napoleone III a Francesco Miniscalchi (1811-1875) il quale, in qualità di Vicepresidente della Società Geografica Italiana, presenziò all’inaugurazione del Canale di Suez avvenuta nel 1869; fu proprio in quell’occasione che incontrò il regnante francese.
Appartenevano alla sala da pranzo anche le tre tele appese alle pareti. Si tratta di varie composizioni di fiori, frutta e uccelli e coperte ricamate, opera del pittore Antonio Gialnisi junior (1677-1727).
Nell'ambito della nuova destinazione museale la sala è stata denominata del "Procuratore Erizzo" per la presenza del raffinato ritratto, dipinto da Alessandro Longhi nel 1767, per commemorare l'avvenuta nomina di Nicolò Erizzo a "Procuratore di San Marco".