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Da Casa a Museo

Il Museo della Fondazione Miniscalchi-Erizzo rappresenta una peculiare testimonianza di un’antica dimora nobiliare trasformata, grazie alla munificenza del conte Mario, in un Museo “accessibile alla visita degli studiosi e del pubblico” (art. 2 dello Statuto).

Il nucleo principale e più antico delle collezioni esposte è rappresentato dai moltissimi oggetti appartenuti al museo domestico di Ludovico Moscardo (1611-1681), collezionista ed erudito veronese, pervenuto in seguito alle nozze tra Marcantonio Miniscalchi e Teresa Moscardo (1785).  Vi sono poi altri nuclei di provenienza che rimandano a famiglie che storicamente si legarono in parentela con i Miniscalchi, come gli Erizzo e i Pullè.

 La visita prende avvio nel grande atrio, ricco di testimonianze dell’originaria struttura dell’edificio quattrocentesco.  Attraverso lo scalone neoclassico, arricchito da numerosi dipinti e da due armature, si giunge al piano nobile dove, esposte in quindici sale, sono presentate le collezioni confluite nella famiglia Miniscalchi nell'arco di oltre tre secoli.

Ogni sala è caratterizzata dalla presenza di specifiche collezioni: preziosi bronzi e placchette del Rinascimento, raccolte archeologiche, armi e armature dalla metà del Quattrocento agli inizi del Seicento, dipinti, arte sacra, icone russe, arredi del Settecento veneto, avori, maioliche, la sala da pranzo con tavola imbandita e le raffinate porcellane francesi di età napoleonica, la cappella, la biblioteca antica e la ricostituita Wunderkammer di Ludovico Moscardo.

Tutte le raccolte sono ambientate nel rispetto della dimora signorile che venne abitata dalla famiglia Miniscalchi per cinque secoli, fino al 1977.

Grazie alle generose donazioni pervenute negli anni e alle recenti acquisizioni di opere pittoriche da parte della Fondazione, il Museo Miniscalchi-Erizzo può oggi vantare una raccolta d’arte unica nel panorama museale internazionale.